
La Storia di Palazzo Fizzarotti -BARI
Nel 1947, Giosuè Poli prende la gestione di Palazzo Fizzarotti a nome dell’Immobiliare Pugliese S.p.A. Da quel momento, l’Immobiliare Pugliese e i suoi azionisti si sono impegnati a proteggere e restaurare Palazzo Fizzarotti.
Dal 1950 sino al 1970, anni della
demolizione/ricostruzione del quartiere Murattiano, l’immobiliare
Pugliese lotta per la salvaguardia del Palazzo, nonostante le gravi
pressioni politiche e finanziare.
Con l’arrivo, nel 1989, del
vincolo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Palazzo
Fizzarotti viene dichiarato monumento nazionale, dunque salvo dalle
speculazione edilizie dell’epoca. Purtroppo non si può dire lo stesso di
altri suoi contemporanei come il “Palazzo della Gazzetta” demolito
durante gli anni ’70.
Palazzo Fizzarotti presenta una stratificazione delle più interessanti.
Costruito sul territorio del “Mare Isabella” ove, nel 1100 vecchi
conventi e stazioni di ristoro davano asilo ai mercanti e alle loro
carovane ed ai crociati, sin dal Medioevo le sue strutture offrono
stabilità mentre le sue fondamenta e “capiveti” (canalizzazioni che
portano al mare) regolano flussi di maree e torrentizie delle Murge.
Capiventi e percorsi segreti che diventando via di fuga che collega
Castello, Cattedrale e Acquedotto, che salva Bari vecchia dai vari
assedi. Il tutto ora è inglobato nel singolare palazzo eclettico in
stile gotico veneziano che conosciamo.
La sua costruzione inizia nel 1850, anno in cui vengono concesse due zone di suolo a Nicola Lagattola. Nel novembre 1858 gli eredi Lagattola vendono il suolo a Nicola Loiacono che costruisce piano terra e primo piano in stile barocchetto.
L’ultima erede Loiacono, Rosa nel 1879, vende l’intero complesso ad Emanuele Fizzarotti che lo modifica, sopraelevando il secondo e terzo piano e applicando una facciata gotica veneziana forse anche a memoria dell’intenso periodo passato con Rockfeller della Standard Oli, a Venezia, di cui si era perdutamente innamorato.
Il progetto venne affidato a Ettore Bernich capo scuola del eclettismo italiano.
Costruttore fu Nicolangelo Favia a cui si devono le opere murarie, i lavori in pietra, autentici merletti ,sotto la direzione di Augusto Corradini.
Questi, disegnò e dipinse opere pregevoli raffiguranti fra l’altro l’arrivo a Bari nel 1002 del Doge Orseo II che libera la citta ed il corteo nuziale di Federico II e Iolonda de Brienne.
Ed e invece alla maestria del pittore Rega che dobbiamo il meraviglioso ciclo del salone dell’arti e del lavoro. Ma non mancano le maestranze provenienti da Venezia e Ravenna per i fregi e le opere murarie.
Emanuele Fizzarotti sapeva che un contenitore, anche se bello, ha bisogno di sostanza.
La costruzione di Palazzo Fizzarotti diventa infatti un’opera di mecenatismo che impegna maestranze a livello locale e nazionale.
Come imprenditore, Fizzarotti è estremamente attento alla cultura e all’arte, in particolare alla musica, ma anche molto sensibile ai problemi della scuola, della cultura e dell’università.
Affermò con forza e determinazione la necessita di ampliare le facoltà universitarie in modo che l’università potesse essere dotata di tutte quelle facoltà che meglio rispondevano agli interessi della regione, sollecitando la città di Bari a aprirsi alla cultura scientifica e letteraria.
Emanuele Fizzarotti muore a Roma nel 1926.
Negli anni ’30 Palazzo Fizzarotti divenne proprietà e sede della Banca del Fuscino.
Dopo lo sbarco degli alleati nel sud Italia, Palazzo Fizzarotti diventa la sede del circolo ufficiali alleati e negli anni 60 -80 sede degli uffici Della comunità Europea.
Visite
Palazzo Fizzarotti è aperto a viste guidate dei luoghi storici.
Le visite sono per appuntamento con gruppi a numero ridotto.
Per informazioni contattare le associazioni abilitate.
PugliaArte
Via Papa Paolo VI, 14 – 70020 Bitritto (BA)
Tel:+39 3403394708
http://www.pugliarte.it
CIRCOLO ACLI ‘E.N. DALFINO’
Piazza Dell’ Odegitria 28- 70122 Bari (BA)
tel: 080 5210355
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Informazioni e foto ricerche a cura di Cresy Crescenza Caradonna

